Pier Carlo Masini, Le parole del Novecento. Breve glossario di politica e storia




Pier Carlo Masini, Le parole del Novecento.

Breve glossario di politica e storia [Introduzione di Giorgio Mangini],

Biblioteca Franco Serantini, Pisa 2010, pp. 220, € 14,00

                                                                                                                                          

 

Il 1° maggio 1977 Pier Carlo Masini (1923-1998) pubblicò sul Giornale Nuovo di Indro Montanelli l’articolo «A Barcellona 40 anni fa. Berneri: una vittima dello stalinismo». Iniziava così una singolare collaborazione tra il maggiore studioso italiano del movimento anarchico, fino alla metà degli anni Cinquanta anarchico egli stesso e poi entrato nell’orbita socialdemocratica, e il più noto e apprezzato giornalista italiano di area conservatrice. Tale collaborazione sarebbe poi proseguita, in modo irregolare ma sostanzialmente continuo, fino al 9 ottobre 1985, quando, in occasione della morte di Riccardo Bacchelli, sarebbe comparso l’ultimo contributo di Masini al quotidiano di Montanelli sotto il titolo «Quando il diavolo ci mette la coda. La polemica sul romanzo dedicato a Bakunin e sulle sue “inesattezze”» (il riferimento era ovviamente al romanzo bacchelliano Il diavolo al Pontelungo).

Ormai conclusa la sua militanza anarchica, l’attività intellettuale e pubblicistica di Masini, da posizione defilata, minoritaria e per lunghi anni solitaria, si configurò come una vera e propria battaglia storiografica con un duplice obiettivo: innanzitutto, un ripensamento della fisionomia politica e culturale della storia del socialismo italiano al di là delle tesi storiografiche «marxiste» e, in secondo luogo, una rivalutazione del ruolo della corrente anarchica e libertaria. In questo contesto nacque, sul Giornale Nuovo, la rubrica «Le parole e la loro storia», inaugurata il 17 settembre 1978 con la voce Egemonia  e conclusa il 1° febbraio 1983 con la voce Guerra lampo.

Nell’insieme, si tratta di trenta voci ‒ che nel volume vengono ordinate alfabeticamente, da Anarchia a Xenofobia, passando per Centralismo democratico, Egemonia, Guerra civile, Guerriglia, Imperialismo, Pacifismo, Riformismo, Socialismo liberale, Stati Uniti d’Europa e Stato, solo per citarne alcune ‒ apparse con frequenza alternante e con le quali, attraverso sintesi essenziali, Masini non solo cercò di ripensare alcune delle parole più frequentemente ricorrenti nel lessico politico e storiografico contemporaneo ma, ancor più, tramite esse puntò a rivisitare il Novecento, filtrando la memoria di sé che quel secolo tendeva a sedimentare con il suo raggrumarsi, appunto, intorno a quelle parole e ai loro rispettivi significati.

Così, approfittando dell’ospitalità giornalistica di Montanelli, Masini lesse “dall’interno” la storia novecentesca mentre questa si stava ancora svolgendo. Le parole usate per afferrarla vennero percorse contromano rispetto alle direzioni interpretative permanenti, assumendo nei loro confronti il punto di vista delle istanze libertarie e socialiste di emancipazione sociale, politica e culturale ‒ le istanze che hanno costituito il senso di fondo di tutta la sua vita.

Di fatto, Masini si misurò e fece i conti con un intero tessuto lessicale, e da questo derivò la rivisitazione di un ampio apparato concettuale del quale l’autore mostrò spesso l’inadeguatezza, l’insufficienza o, quanto meno, il bisogno di essere risignificato, da un lato mediante il recupero e la valorizzazione di tutta una serie di dati e di vicende storiche, e dall’altro attraverso le nuove sollecitazioni offerte dalle vicende della cronaca politica nazionale e internazionale. È proprio per questo suo sguardo d’insieme che quelle parole rivelano significati inattesi, già ai suoi lettori contemporanei, ma anche e soprattutto al lettore odierno che di quelle storie conosce gli esiti e può perciò valutare appieno la capacità analitica e previsionale delle riflessioni di Masini.

Queste parole del Novecento sono, insomma, il risultato del lavoro di una mente lucida, che ripensò una storia spesso tragica e talora grande, ma raramente risolta in un orizzonte di superamento ‒ una storia che mostra comunque, nella sua complessa dinamica, la (difficile) possibilità di una progressiva umanizzazione.

 

Il volume può essere richiesto direttamente alla casa editrice attraverso il seguente link:

http://www.bfs.it/edizioni/libro.php?id=169