Dino Erba e molti altri, Prometeo ribelle e violento. Violenza individuale e violenza di masse nella lotta politica




Dino Erba e molti altri, Prometeo ribelle e violento.

Violenza individuale e violenza di masse nella lotta politica,

All’Insegna del Gatto Rosso, Milano 2013, pp. 222, prezzo non indicato

                                                                                                                                          

 

Questo volume raccoglie una serie di articoli originariamente apparsi sulle pagine di Prometeo ‒ organo della Sinistra comunista «italiana» durante l’esilio ‒ in cui vengono presentati molti esempi di risposte violente, individuali e di gruppo, ma raramente di massa, alla reazione fascista e statale. Si tratta di azioni che, anche quando sembrano avulse da una logica politica formale, rientrano invece nel contesto complessivo di quegli anni, connotato dallo scontro tra i proletari ‒ soprattutto italiani ed europei, ma anche di altri paesi ‒ e le rispettive borghesie dominanti, che stavano sviluppando nuove forme di gestione politica del sistema capitalistico.

Fu una trasformazione traumatica che, a distanza di tempo, ha trovato molte spiegazioni, ma che allora si manifestava con formule del tutto inedite nella storia del movimento operaio, il quale doveva fare i conti con i frutti avvelenati emersi dal proprio seno: il fascismo e lo stalinismo. Entrambi questi fenomeni avrebbero contribuito a coinvolgere la maggior parte dei proletari in prospettive catastrofiche. Tale coinvolgimento fu però tribolato e determinò, appunto, molti episodi violenti di lotta politica che, in quei frangenti, furono spesso opera di singoli individui.

L’ampia sezione antologica del libro è suddivisa in due parti. La prima ripropone numerosi articoli pubblicati su Prometeo negli anni che vanno dal 1928 al 1935. Si tratta di commenti ad episodi verificatisi in Italia, in Francia, in Belgio e in altri paesi: piccoli fatti o gesti individuali con, sullo sfondo, la solidarietà ‒ negletta Cenerentola.

La seconda parte riguarda invece Marinus van der Lubbe e l’incendio del Reichstag (27 febbraio 1933). Anche questi articoli sono tratti da Prometeo, ed erano stati precedentemente raccolti nel volume, ormai esaurito, curato da Dino Erba, A proposito di Marinus van der Lubbe. La Sinistra Comunista e l’incendio del Reichstag (All’Insegna del Gatto Rosso, Milano 2011).

In una delle due appendici viene presa in esame, sotto il profilo storiografico, la controversa vicenda degli Arditi del Popolo (D. Erba, «La leggenda nera degli Arditi del Popolo»), mentre nell’altra vengono proposte una recensione del volume di Agustín Guillamón, La revolución de los comités. Hambre y violencia en la Barcelona revolucionaria. De julio a diciembre de 1936 (Aldarull Edicions/El Grillo Libertario, Barcelona s.d. [ma 2012]) e un testo polemico dello stesso autore che analizza taluni aspetti cruciali dell’odierno revisionismo storico spagnolo in materia di guerra civile.

Il lavoro è arricchito da una puntuale rassegna di profili biografici dei militanti della Sinistra Comunista «italiana» menzionati nel libro. 

 

Richiedere a:

Dino Erba

Via Tadino, 32

20124 Milano

dinoerba@libero.it