AA.VV., Benjamin Péret et les Amériques (Association des Amis de Benjamin Péret, 2010)


 

 

AA.VV., Benjamin Péret et les Amériques

[Presentazione di Gérard Roche],

Association des Amis de Benjamin Péret, Lyon 2010, pp. 82, € 18,00

                                                                                                                                          

 

La mostra Benjamin Péret et les Amériques, tenutasi alla Maison de l’Amérique Latine di Parigi dal 18 settembre al 6 novembre 2009 per commemorare il cinquantesimo anniversario della scomparsa del grande poeta surrealista, ha presentato al pubblico una serie di importanti documenti: lettere, manoscritti, dipinti, libri e fotografie. Questi materiali dimostrano quanto il continente americano ‒ Péret viaggiò e soggiornò in America Latina a tre riprese: due volte in Brasile (dal febbraio 1929 al dicembre 1931 e dal giugno 1955 all’aprile 1956) e una volta in Messico (dal dicembre 1941 al dicembre 1947) ‒ sia stato per lui fonte di ispirazione e abbia segnato profondamente la sua opera.

Al di là della militanza rivoluzionaria nelle file del movimento trotskista di quei paesi ‒ nella Liga Comunista (Opposição) brasiliana, che egli contribuì a formare e alla quale aderì poi ufficialmente nell’aprile 1931, e successivamente, negli anni 1941-47, nel Grupo Español en México de la IV Internacional capeggiato dal suo grande amico Manuel Fernández-Grandizo y Martínez detto «G. Munis» ‒, fu in veste di poeta che Péret cercò di penetrare il significato dei miti e dell’arte popolare di quei popoli, e fu inoltre da etnografo rigoroso che, in Brasile, egli descrisse e analizzò i rituali della macumba e del candomblé.

Nel corso degli anni di viaggio e di esilio trascorsi in America Latina (una decina in tutto), Péret non smise mai di agire da surrealista e da comunista rivoluzionario ‒ ma si deve purtroppo rilevare con rammarico che l’aspetto politico militante della sua attività viene quasi completamente trascurato in questo volume ‒, senza per questo confondere l’impegno politico con l’ambito della creazione poetica. In terra messicana egli scrisse, tra l’altro, uno dei suoi testi fondamentali: Il disonore dei poeti (1945). Ecco come Guy Prévan, autore di un’essenziale biografia politica di Péret, ha descritto quel pamphlet:

«Nel febbraio 1945, intendendo contrapporsi alla pubblicazione ad opera di Paul Éluard e Jean Lescure ‒ sotto il titolo un tantino affettato e buffo de L’honneur des poètes ‒ del loro florilegio di “poesie” di alcuni autori considerati tra i più rappresentativi della poesia impegnata ‒ malgrado se stessa ‒ in un’impresa di celebrazione e di accompagnamento delle gesta marziali e patriottiche, per farla breve: mobilitata che essi ebbero la poesia per uno scopo completamente diverso dalla sua stessa legittimità, Péret non esitò a scagliare un meteorite abbastanza fragoroso nel pollaio degli scribacchini con l’elmetto: Le déshonneur des poètes, dice in sostanza, incomincia laddove si afferma la sottomissione di quella che avrebbe potuto essere la loro arte a degli imperativi e a dei criteri ai quali avrebbe dovuto rimanere intrinsecamente estranea» (Guy Prévan, Benjamin Péret, rivoluzionario permanente. Una biografia politica, Quaderni Pietro Tresso, n. 68, marzo 2009, p. 35).

Riccamente illustrato, Benjamin Péret et les Amériques avrebbe dovuto introdurre il visitatore alla mostra parigina, ma per una serie di disguidi tecnici il volume ha visto la luce soltanto dopo la sua chiusura. Esso raccoglie i seguenti contributi:

- Claude Courtot, «Le passager du transatlantique. Benjamin Péret et l’Amérique»;

- Leonor I. de Abreu, «Quand le poète rejoint l’ethnologue: les religions africaines du Brésil»;

- Gérard Duruzoi, «Benjamin Péret à Mexico»;

- Victoria Combalia, «Remedios Varo et Benjamin Péret»;

- Jérôme Duwa, «Conscience de Benjamin Péret»;

- Jean-Louis Bédouin, «Benjamin Péret au Mexique ou le regard du poète».

Il libro contiene infine una dettagliata cronologia della vita di Péret e una bibliografia delle sue opere e dei lavori finora consacrati da vari studiosi al suo rapporto con le Americhe.

 

 

Il volume può essere richiesto direttamente all’Association des Amis de Benjamin Péret

attraverso il seguente link:

http://www.benjamin-peret.org/